ANNO LIONISTICO 2011-2012
Per una musica "Forte"
Invitato dalla presidente del Lions Club Cremona Duomo, Renata Patria, e presentato dalle parole di Tiziana Calza, Federico Mantovani, noto musicista, compositore - oltre che direttore di coro e d'orchestra - dalla vivace e ricca creatività, premiata con numerosi riconoscimenti nazionali e internazionali, e da un decennio direttore del Coro Polifonico Cremonese, ha tenuto un’apprezzatissima e affascinante relazione sulla propria esperienza artistica, di cui ha offerto significativi esempi.
La relazione di Mantovani, dal titolo Per una musica "forte", ha messo al centro la distinzione tra una musica "debole", di sottofondo, di intrattenimento (quella che ci assedia in qualsiasi luogo, e che si deve sopportare passivamente) e una musica "forte" (la definizione è del musicologo Quirino Principe), fondata sul pensiero e sulla forza creatrice del compositore, tale da richiedere un ascolto attivo da parte di un pubblico consapevole.
Mantovani, che si muove in ambiti diversi del "fare musicale", dalla composizione di musiche di scena per il teatro di prosa a quella di musica da camera e per orchestra, e conosciuto in città soprattutto per i grandi oratori sacri sinfonico-corali, ha sottolineato come, da sempre, il compositore autentico, al di là dell'ambito in cui si esprime il suo lavoro, riesce a porre al centro della sua creatività l'aspetto intellettuale e quello emotivo, l'espressione immaginativa e il duro lavoro artigianale. Il compositore è un artista, e l'artista deve mettere in campo anzitutto il suo mondo immaginativo che deve incontrare quello di chi ascolta, e ogni ascoltatore in modo diverso.
Dal già ricco catalogo delle sue opere, Mantovani ha estratto alcuni lavori significativi di un percorso artistico aperto a stimoli diversi, in grado di esplorare campi linguistici differenti, fondato sul rapporto vitale con la musica e la sua tradizione, tale da arrivare a risultati individuali molto riconoscibili, ad uno stile personalissimo che si distingue in modo significativo nel panorama compositivo contemporaneo. Il pubblico presente, sempre molto attento e colpito dal parlare "a braccio" del Maestro, ha potuto così ascoltare alcuni suoi lavori meno noti ai più, dalle "forti" e coinvolgenti musiche di scena per Medea (con Milvia Marigliano) e Didone (protagonista Simona Cavallari), due spettacoli diretti da Beppe Arena, all'altrettanto "forte" lavoro per voce e ensemble The kiss, su testo della poetessa americana Anne Sexton (commissione della Fondazione Arena di Verona, anno 2000, protagonista Cristina Zavalloni), che ha catturato il pubblico per la modernità del risultato, in cui si contaminano, in modo personale e istintivo, elementi della musica psichedelica, del jazz e del teatro brechtiano. A conclusione due estratti dagli oratori Vergine Madre e Accendere, attendere, ultimo impegnativo lavoro composto da Mantovani su testo del poeta Davide Rondoni, ora disponibile anche sul CD prodotto dal Coro Polifonico Cremonese, che di questi ultimi lavori è raffinato interprete.
A conclusione, le parole della presidente Renata Patria, che, oltre ad esprimere grande apprezzamento per l’incisività e l’intensità della relazione, ha sottolineato le rare doti di Mantovani musicista, sicuramente degne di maggiori spazi in questa città che si dice della musica, e ha testimoniato la straordinarietà dell’esperienza di coloro che, come gli esecutori delle sue opere, in particolare i suoi cantori, possono “vivere” e condividere la sua creatività aderendovi dall’interno, in una rasserenante simbiosi. Quella che la buona musica può creare.
Giovanna Mondini Centofanti
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Charter e nuovi Soci
Il Lions club Cremona Duomo, presieduto da Renata Patria, ha festeggiato nel mese di marzo la sua Charter sulle ali della lirica. La serata è stata infatti introdotta da un breve concerto del mezzosoprano Nadiya Petrenko accompagnata al piano da Roberto Codazzi, critico musicale del quotidiano La Provincia . Dopo l’applaudito momento musicale il club ha dato il benvenuto a due nuove socie: la dottoressa Marina Pellegrino, oculista, e Gentilia Santini Fenocchio, imprenditrice nell’ambito della ristorazione. Alla serata è intervenuto Enrico Montanari presidente del lions Club Giuseppe Verdi di Busseto.
Giovanna Mondini Centofanti
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Serata del Governatore
Nel mese di febbraio a palazzo Trecchi il Lions Club “Cremona Duomo”, presidente Renata Rozzi Patria, ha ricevuto la visita del Governatore Distrettuale Adriana Cortinovis, accompagnata dal Segretario Distrettuale M. Luisa Gasparini e dal Presidente di zona Augusto Cantarelli.
Il Governatore si è complimentato con il Club per le sue attività e per i suoi service. Il Club ha dimostrato un profondo senso di partecipazione e una completa adesione agli imput del Distretto e del Presidente Internazionale, interpretandoli con quella che è stata definita da Adriana Cortinovis come un senso di profonda signorilità vista come cultura assimilata e vissuta in ogni momento quotidiano. Nel corso della serata è stato ascoltato in anteprima l’Inno della Cittadinanza Umanitaria su parole di “Viva la vita” di Madre Teresa di Calcutta e che è stato adottato come Inno da tutti i 17 distretti.
E’ stata poi ricordata l‘importanza di supportare il service di zona, rivolto a sostenere le famiglie dei malati di SLA, cui IL Lions Club Duomo ha aderito pienamente, ed il service “Martina”, rivolto ai giovani, che prevede l’informazione, con l’intervento di medici qualificati, fatta nelle scuole sui vari tipi di tumori che possono colpire anche i ragazzi: ‘Prevenire è sempre meglio che curare’.
Giovanna Mondini Centofanti
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"La centralità di Maria"
A palazzo Trecchi si è tenuta la tradizionale cena degli auguri del Lions Club “Cremona Duomo”, in intermeeting con il Lions Club “Universitas Nova” presieduto da Ugo Gualazzini.
La conviviale è stata aperta da un breve concerto della soprano Federica Zanello che ha cantato alcune arie in tema col Natale accompagnata al piano da Cristina Palmas.
Ospiti della serata il Past Governatore Visigalli, il Presidente di zona A. Cantarelli, il Presidente del Lions Club “Cremona Host” M. Ravelli , la vice Presidente del Lions Club “Casalbuttano” A. Pilla, il vicesindaco C.Malvezzi.
Relatore d’eccezione il Vescovo di Cremona Dante Lanfranconi sul tema: La centralità di Maria. La Presidente del Lions Club “Cremona Duomo” Renata Rozzi Patria ha ricordato che entrambi i temi del suo anno di presidenza : la centralità della figura femminile e “Ripensare al passato” (in questo caso la natività di Gesù) per capire il presente sono compresi in questo titolo, almeno se guardiamo alla realtà dei credenti.
Sua Eccellenza ha esortato a vedere La Madonna non in astratto, un po’ mitizzata, ma nella sua realtà di donna credente e a pensare al tessuto di vita quotidiana “IN CUI HA DOVUTO GIOSTRARE LA SUA FEDE”. Quando ha avuto la proposta di diventare madre di Dio, pur non capendo interamente l’entità del fatto risponde: Per me si compia quello che tu hai detto. Ma come si sarà sentita dopo? E come affrontare Giuseppe? E la comunità? Maria crede in quello che Dio le fa conoscere, essere madre senza passare per le vie naturali, e Giuseppe si fida di lei e decide di porsi al suo fianco, mantenendo il segreto, sfidando qualsiasi critica o sospetto.
Come ha scritto H. De Luca nel libro “In nome della madre” : “Grande e bello è vedere nel coniuge l’intermediario di Dio; la fede nel proprio coniuge è la fede nell’operato di Dio”.
Il nostro percorso di fede, come quello di Maria, va fatto in riferimento a Dio.
Anche come madre Maria deve affrontare una realtà particolare; quando Gesù va al tempio con Maria e Giuseppe e poi si ferma lì a loro insaputa, Maria è angosciata e lo dice a Gesù quando lo ritrova, ma lui le risponde: Non sapete che devo occuparmi delle cose del padre mio…
Questo figlio non è quindi più solo suo, ma deve accettare che è anche figlio di Dio. La maternità di Maria deve confrontarsi con la paternità di Dio. E così anche i nostri figli sono anche figli di Dio, hanno una libertà che fa conto anche della loro volontà e della paternità di Dio. Ciascun figlio ha una sua vocazione e il progetto di vita matura in una consapevolezza del progetto di Dio. In conclusione, noi dobbiamo quindi affidarci alla Vergine madre che ci aiuti in questo cammino di fede.
Nel corso del meeting è stato consegnato un contributo alla Presidente dell’Associazione Giorgio Conti, Adriana Conti Rinaldi.
Lions Giovanna Mondini Centofanti
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LCIF…"In punta di piedi"
Tra la fine di novembre e l’inizio di dicembre il Teatro San Domenico di Crema è stato lo scenario privilegiato di due eventi interamente dedicati al balletto classico, “La vedova allegra” e “La mia vita sulle punte”. Protagonista d’eccezione la cremasca Chiara Gasparini, prima ballerina della compagnia “Nuovo Balletto Italiano” e interprete di ormai numerosi spettacoli di danza classica in vari teatri italiani.
In entrambe le occasioni i presenti hanno potuto nuovamente godere della finezza interpretativa di questa compagnia, magistralmente seguita dal coreografo e direttore artistico Giuseppe Protano e che, pur rimanendo nel solco della tradizione quanto a costumi e scene, rivela tuttavia qua e là un guizzo di novità nella ricerca costante di un’interpretazione mimica e gestuale sempre più profonda e coinvolgente.
Nel secondo evento in particolare la prima ballerina ha voluto condividere con i presenti i momenti più significativi della sua vita artistica presentando, in omaggio anche alla sua famiglia, foto e piccoli brani che ne hanno segnato il cammino.
Molta emozione hanno suscitato i primi ballerini Chiara Gasparini e Marco Protano nel momento dedicato alla interpretazione di “Chère Kitty”, ossia brani tratti dal famoso “Diario di Anna Frank”, dove l’allegria e la dolcezza della danza fanno ancor più percepire lo stridore tra il desiderio di libertà e di amore con uno dei momenti più bui della storia dell’umanità. Anche il suono del violino del Maestro Michelangelo Mazza, primo violino di spalla dell’Orchestra del Teatro Regio di Parma, ha sottolineato e reso ancora più intensi alcuni quadri dello spettacolo.
Alla fine della serata Chiara Gasparini insieme al padre Titta sono stati insigniti della Melvin Jones Fellow, la massima onorificenza lionistica, in riconoscimento delle loro speciali attività a favore del Lions Club.
Gli spettacoli, infatti, sono stati dedicati alla Fondazione Teatro San Domenico e alla LCIF , la fondazione internazionale del Lions Club, famosa per essere protagonista in prima linea di numerose iniziative a livello mondiale, come la lotta contro la cecità, il programma alimentare e da ultimo, secondo le direttive del Presidente Internazionale, l’obiettivo della piantumazione di un milione di alberi per il nostro pianeta. Grazie ad iniziative come questi eventi la nostra Fondazione può ottenere i mezzi per essere sempre più incisiva nei suoi interventi in tutte le parti del mondo dove si manifesti una necessità, non da ultimo le recenti alluvioni della Liguria e della Sicilia che hanno tristemente sconvolto la vita di molte persone.
Teresa C. Barbati
Addetto stampa III Circoscrizione
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"La provocazione politica di Antigone"
Nel mese di novembre, a Palazzo Trecchi, la conviviale del Lions Club “Cremona Duomo”, presieduto da Renata Rozzi Patria ha avuto come relatore il dott. Massimiliano Salini, Presidente della provincia di Cremona, sul tema, un po’ al di fuori dei soliti schemi: “la provocazione politica di Antigone”.
Ospite del meeting la dott.ssa Federica Deledda, Comandante della Polizia Stradale di Cremona, cui è stata consegnata la “Melvin Jones”, la più alta onorificenza lionistica per la capacità, la competenza e la passione con cui svolge il suo importante incarico.
E’ stato inoltre consegnato come service del Club un contributo alla Presidente dell’Associazione diabetici dott.ssa Alida Madini.
Il Dott. Salini ha una formazione umanistica. Antigone, protagonista della omonima tragedia di Sofocle, è un personaggio che lo ha sempre affascinato perché propone un dilemma che riguarda la vita di tutti. Come è noto Antigone, figlia di Edipo, decide di seppellire il corpo del fratello Polinice in nome delle leggi non scritte nonostante egli, secondo le leggi di Tebe, non abbia diritto alla sepoltura. E per questo viene condannata dal re di Tebe, Creonte, ad essere sepolta viva.
In questo personaggio c’è una grande forza, quella di imporci un’autocoscienza profonda: è possibile accettare un diritto positivo, vale a dire le leggi scritte, quando esso appaia in contrasto con il diritto naturale? La posizione di Antigone è una richiesta di giustizia che va oltre le leggi dello Stato. Tuttavia non dà possibilità di confronto; la sua è una posizione irriducibile, sia nei confronti del tiranno, sia nei confronti della sorella Ismene, che è contraria a trasgredire le leggi con la sepoltura.
Vi è quasi una sfida a chi non la pensa come lei. Ora, deve essere insanabile questo conflitto fra diritto positivo e diritto naturale o vi è la possibilità di trovare una mediazione? Cosa rappresenta Antigone? Un utile argine ad un’invadenza dello Stato. La norma deve essere una lettura adeguata di ciò che accade in natura per poi fissarlo nel tempo. D’altro canto Creonte va seguito, perché se ognuno seguisse la “propria Antigone” ci sarebbe il caos. Compito della politica è quello di operare affinché gli editti di Creonte (leggi dello Stato) corrispondano al sentire di Antigone (legge della coscienza), con norme sempre più adeguate. Non sempre la legge coincide con la giustizia: trovare un accordo è la giusta soluzione. In conclusione: è necessaria e auspicabile una gestione più serena della problematica quotidiana.
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I salotti nel Risorgimento italiano
Nel mese di ottobre, a Palazzo Trecchi, si è tenuto il secondo meeting del Lions Club Cremona Duomo, Presidente Renata Patria. Relatore della serata il Prof. Giancarlo Corada che ha parlato sul tema: “I salotti nel risorgimento italiano”. Ospite del Meeting: il vice Governatore Dino Gruppi.
Come ha spiegato il professore l’argomento è tutt’altro che frivolo. E’ un fenomeno complesso e articolato diversamente da città a città.
Il modello è quello francese e deriva dall’esperienza francese del 1600, continuata poi nel 1700, dove però prevaleva l’aspetto letterario e si parlava d’amore e di filosofia.
La salonnière, vale a dire la padrona di casa, gestiva il salotto e faceva gli inviti prediligendo, a Milano e a Firenze, intellettuali e politici. I salotti ospitavano uomini e donne, mentre i caffè, luoghi pubblici, erano frequentati solo da uomini. Vi era pure un gioco di seduzione e intreccio di rapporti anche amorosi. La conversazione era comunque l’elemento chiave. A Milano e Firenze era prevalente l’aspetto politico.
Firenze e Milano sono le due città dove i salotti hanno avuto una funzione particolare. All’epoca il concetto di libertà d’opinione non era assolutamente considerato. La nobiltà era prevalentemente austriacante. A Milano no. I salotti erano in funzione di dare spazio alle idee politiche che non potevano esprimersi altrimenti. E lo stesso avveniva a Firenze. I salotti avevano una funzione politica. Erano diverse le situazioni, ma le modalità sono le stesse. Intrecci di seduzione e discorsi politici coesistevano. Si rimane colpiti, esaminando i documenti dell’epoca cronache e lettere, dall’intelligenza e dalla preparazione delle donne che frequentavano i salotti.
E’ un risorgimento pluralistico e multiforme. Ogni gruppo sociale si presentava con un proprio programma però tutti miravano all’unità e all’indipendenza dallo straniero e sentivano l’esigenza di una burocrazia snella, moderna. In pratica i salotti erano i luoghi dove si discuteva di cose proibite.
Giovanna Mondini Centofanti
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Assegnazione Melvin Jones Fellow
Giovedì 29 settembre, a Palazzo Trecchi, si è tenuto il primo meeting del Lions club Cremona Duomo.
La presidente Renata Patria Rozzi ha illustrato il proprio programma che avrà due fili conduttori: ”La centralità del femminile fra passato e presente” e “Ripensare al passato per capire il presente”.
Nel corso della serata è stata consegnata l’onorificenza Lions Melvin Jones alla socia fondatrice Franca Decò Mola per il costante e qualificato impegno profuso nell’attività del club.
Successivamente Anita Pedrabissi Franzini ha illustrato con diapositive e foto il tema: Etnie indiane: Calcutta, Orissa e Assan.
Giovanna Mondini Centofanti
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